Questa mattina alle ore 11, in una piazza San Moderanno vestita a festa con le bancarelle del mercato di Primavera, e con la presenza di un timido sole che accarezzava il paese, si è tenuta la commemorazione del 25 Aprile. Il Sindaco Lucchi prende la parola dopo l'Inno di Mameli, quindi ha iniziato a ricordare che cos'è la festa del 25 Aprile, la Resistenza, la nascita della Repubblica e della democrazia, che hanno portato nell'immediato dopoguerra il benessere, la ricostruzione dell'Italia, ricordando anche le conquiste dei cittadini, come lo statuto dei lavoratori, l'obbligo scolastico fino alle medie. L'occasione è però servita anche a rimarcare quello che non va, in particolar modo negli ultimi anni. Il Sindaco ha parlato dei diritti che sembrano sempre più deboli per i cittadini, sottolineando come i poteri forti e la politica si stiano allontanado da essi e dalla realtà. Come ad esmpio il non avere più la possibilità di eleggere i nostri parlamentari, che sono di fatto nominati dai partiti, come anche l'Europarlamento si stia allontanando, infatti chi conta di più è la commissione Europea, anch'essa non eletta dai cittadini ma nominata. E inoltre i problemi dei piccoli comuni e di casa nostra.Comuni e cittadini sempre più abbandonati a se stessi, dove lo Stato non contribuisce più e anzi, utilizza questi solo per incassare, prendendo il doppio di quello che dà come contributi. Quindi il 25 Aprile serve da monito, per far si che si ritorni a quello spirito di unione e solidarietà, di contribuire tutti insieme per poter andare avanti e mantenere le proprie identità. A fine del discorso, le autorità, le Associazioni e i cittadini si sono spostati nella piazza che ospita il ricordo dei caduti della guerra e della dittatura, con la deposizione di un mazzo di fiori in loro memoria.
giovedì 25 aprile 2013
lunedì 22 aprile 2013
25 Aprile
Il 25 Aprile 1945 ha portato la democrazia, il suffragio universale, la Repubblica, la Libertà.
da tutto questo è venuto il benessere e una vita dignitosa per tutti,
con diritti e doveri riconosciuti. Mai come adesso tutto è messo in
discussione e potrebbe essere perso. Impegnamoci per pretenderli sempre e
mantenerli. NON VOLTIAMO LE SPALLE ALLA DEMOCRAZIA, AL SUFFRAGIO UNIVERSALE.
Non restiamo indifferenti. Possono fregarci tutti e tornare
all'oppressione, alla miseria; abbiamo dei parlamentari nominati e non
votati; abbiamo un attacco furibondo ai comuni e all'elezione diretta di
chi ci rappresenta e vogliono unioni di comuni con persone non elette,
carrozzoni pubblici mangiasoldi ed enti di secondo grado non eletti;
abbiamo un Europa dove comandano banchieri e burocrati, che il popolo
sovrano non elegge; mai come in questo momento storico le conquiste
costate morti, sofferenze, fatiche, sono messe in discussione; possiamo
perderle.
Alle ore 11 in Piazza San Moderanno a Berceto, intervento del Sindaco Luigi Lucchi, commemorazione Ufficiale di Meuccio Berselli. Seguirà deposizione di mazzo di fiori al Monumento ai Caduti.
martedì 9 aprile 2013
11 APRILE LUTTO CITTADINO
L'Amministrazione comunale di Berceto ha indetto per Giovedì 11 Aprile, il lutto cittadino dopo il tragico evento di Civitanova Marche, che ha scosso non poco tutta la nazione. Berceto vuole essere vicino e ricordare quelle persone che, per disperazione, arrivano a compiere un gesto estremo. Il comunicato a firma del sindaco recita:" Sono state numerose le tragedie di questa crisi economica.
La tragedia di
Civitanova ha colpito maggiormente i bercetesi che sono rimasti scossi. E’ più
facile immedesimarsi in una famiglia in difficoltà rispetto ad un imprenditore
e poi la loro vita, la loro situazione, è quella di tanti. E’ molto comune,
diffusa. La commozione a Berceto è molto forte. Sono stato, come Sindaco,
incentivato a decretare una giornata di lutto cittadino.
Sicuramente l’azione
non può essere solo questa. Le difficoltà anche a Berceto, per tante persone,
iniziano ad essere insostenibili e serve mettere in campo, come Comunità, una
rete di protezione per dare una risposta a chi chiede e al momento non ottiene
e prestare attenzione, con una forte vigilanza, magari dei vicini e conoscenti,
a quei soggetti che neppure hanno il coraggio di chiedere. Il giorno di lutto
cittadino, giovedì’11 aprile, serve, ulteriormente, a ognuno, per riflettere e
ritrovare la forza di reagire, di impegnarsi in una solidarietà che deve
coinvolgere tutta la Comunità. E’ anche un gesto
politico d’indignazione verso quanti potrebbero fare e non fanno e non riescono
a capire il dramma di tanti Italiani. Non possiamo pensare che il motto:
“pancia piena non sa della vuota” valga anche per i politici che, al contrario,
per lavoro e vocazione, indipendentemente dalle loro condizioni economiche,
debbono conoscere, prevenire, adoperarsi per far uscire dal bisogno i cittadini
italiani. Il valore delle persone è ben superiore a quello dei mercati. Sono
segni che sulle coscienze di tutti dovrebbero bruciare. Sulla mia bruciano."
lunedì 8 aprile 2013
Un lungo inverno
Quest’inverno, non ancora finito, ha messo a dura prova
tutto l’Appennino Parmense, di conseguenza anche il territorio di Berceto. La
primavera tarda ad arrivare, le temperature sono ancora rigide, le minime continuano ad avvicinarsi allo zero. Inoltre le nevicate sono state numerose ed
abbondanti, intense le piogge, e immancabile è stata la visita del vetro
ghiaccio, che ha falcidiato ancor di più le zone boschive. La neve poi ha fatto
il resto, andando a complicare la situazione dei boschi, appesantendo le piante
già deboli. Intenso è stato il lavoro di sgombero neve da parte degli operai
comunali nelle vie del paese, lavoro non facile, perché come già detto le
nevicate sono state abbondanti, e molte vie del paese sono strette, e il lavoro si
complica, dovendo spesso ricorrere all’ausilio della pala meccanica e camion
per caricare la neve e trasportarla fuori dall’abitato. A loro va il nostro
plauso, come per tutti quelli che si occupano delle frazioni, delle strade
provinciali e statali. Alcune zone hanno subito diversi black-out, durati ore e
addirittura giorni. Ultimamente, si assiste a problemi alle strade, dove sono
in atto cedimenti, tra cui la strada Statale della Cisa, dove si riscontra un
abbassamento stradale all’altezza della frazione di Cavazzola. Altri problemi
sono visibili anche nel tratto di strada tra Ghiare di Berceto e il capoluogo.
Purtroppo le manutenzioni sono per vari motivi difficili da fare anche per
cause economiche, e questo vale non solo per la rete stradale, ma anche per la
telefonia e la rete elettrica, quest’ultima attraversa zone boschive anche di
difficile accesso, e la caduta di rami e piante portano spesso alle già citate
interruzioni di corrente. Speriamo che la primavera arrivi, dando anche modo
col bel tempo, di poter intervenire al più presto dove ce né bisogno, per poter
evitare poi danni ben peggiori. Inanto oggi piove, c'è il vento e fa molto freddo.
domenica 7 aprile 2013
Da Roccaprebalza alla Cina
Storia di un Missionario Saveriano
Sabato 20 Aprile 2013 alle ore 16 nel maestoso Duomo di Berceto, nel centenario della fondazione dell'ospedale di Zhengzhou, si commemora Monsignor Luigi Calza.
Cent'anni fa, nel Duomo di Parma, veniva consacrato Vescovo, Padre Luigi Calza, primo missionario Saveriano discepolo del beato Monsignor Conforti. Nato a Roccaprebalza, frazione di Berceto, il 26 Luglio 1879, Luigi Calza fu alunno dapprima al San Benedetto di Parma al tempo del celebre direttore Don Carlo Baratta per poi passare nel Seminario di Berceto.
Il 5 Novembre 1897 entrò nell'istituto per le Missioni Estere. Consacrato sacerdote il 24 Maggio 1902, partì per la Cina nel Gennaio 1904.
In quello sconfinato territorio, l'attività del missionario prima e del Vescovo poi, sarà infaticabile fino alla morte. Oltre all'evangelizzazione, padre Calza si rese benemerito per le opere sociali costruendo scuole e centri di formazione per maestri e catechisti; durante la terribile carestia che infuriò negli anni 1911-13, fondò orfanotrofi per migliaia di bambini che le famiglie, costrette dall'indigenza, abbandonavano subito dopo la nascita. In seguito costruì un ospedalea Zhengzhou e vari ambulatori sussidiari nei centri principali della missione. Padre Calza costituisce dunque, per la Congregazione Saveriana , il fondatore delle missioni in Cina. Ben a ragione Mons. Conforti, in occasione della nomina a Vescovo, potè "esultare per si lieto avvenimento che da solo viene a formare una delle pagine più liete della nostra storia religiosa". L'attività del nuovo Vescovo, nel suo immane campo d'azione, sarà infaticabile, fino alla morte. Nell'immenso continente cinese, i Saveriani si stabilirono precisamente a Zhengzhou nella regione dell'Honan dove tutto era da fare e con poche certezze di riuscita. Dopo oltre 40 anni di ministero pastorale in Cina, padre Calza morì il 27 Ottobre 1944 unanimamente compianto dalla comunità cinese.
Il 30 Luglio 2012, a Zhengzhou, in Cina è stato celebrato il centesimo anniversario della fondazione del locale Ospedale del Popolo, alla presenza del vice presidente della Conferenza Politica Consultiva Nazionale, dell'ufficio per la Comunicazione del Ministero della Sanità Pubblica Cinese, dell' Associazione degli Ospedali Cinesi, nonché dell' Ambasciatore d'Italia in R.P.C., Attilio M. Iannucci.
L'ospedale del Popolo, proseguendo la sua missione avviata più di cent'anni fa, ha mantenuto lo stesso spirito di servizio in favore del popolo, testimoniando con coraggio la sua responsabilità sociale, ed è divenuto un moderno ospedale omnicomprensivo, assolutamente all' avanguardia in diversi settori e specialità della medicina moderna.
Ha osservato l'Ambasciatore Iannucci: <<L'ospedale del Popolo di Zhengzhou è il risultato dell' applicazione dei principi con cui è nato ed è il frutto del riconoscimento da parte delle autorità cinesi della loro validità sociale. Questo secolo di storia, che ha visto l'impegno dei più alti responsabili politici, sanitari ed amministrativi, è la prova vivente della missione svolta ancora oggi da questo antico ospedale di servire il popolo>>.
Il programma della giornata lo trovate a questo link.
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