lunedì 13 maggio 2013

LA MONETA LOCALE PER LO SVILUPPO ECONOMICO TERRITORIALE

OPPORTUNITA' O CHIMERA?
Obiettivo del convegno è discutere possibilità, opportunità e rischi della moneta locale come strategia di sostegno alle attività locali e, più in generale, come strumento volto a favorire lo svilupp economico locale. La moneta locale (o complementare9 è utilizzata su base volontaria e si affianca alla moneta a corso legale in ambiti territoriali circoscritti. I modi in cui ha trovato concreta realizzazione sono due: 1-vouchers con funzione di buoni acquisto (non rimborsabili) per le transizioni commerciali; 2- camere di compensazione rivolte alle imprese. Attraverso l'approfondimento teorico e la presentazione di casi, il convegno si propone di analizzare le argomentazioni economiche pro e contro la moneta locale, insieme ai vincoli posti dal contesto normativo vigente. Il convegno si sviluppa su tre livelli. Il primo prevede l'intervento di esperti in ambito economco e giuridico per discutere caratteristiche, vincoli normativi ed effetti socio-economici della moneta locale. Il secondo coinvolge testimoni privilegiati, che illustrano e discutono alcuni tentativi concreti di introduzione di forme di moneta locale in contesti nazionali e stranieri. Il terzo, intende promuovere una discussione informata fra i rappresentanti delle istituzioni locali su fattibilità, opportunità e rischi di progetti colleati alla moneta locale. A partire dalle ore 10:00 nel borgo di Casacca.
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venerdì 10 maggio 2013

INCONTRI A BERCETO

Questa sera alle 20:30, si terrà presso la sala del Consiglio Comunale di Berceto, in via G.Marconi 18, l'icontro con l'Onorevole Patrizia Maestri e con il Senatore Giorgio Pagliari, elette alle ultime elezioni nelle liste del Partito Democratico nella nostra circoscrizione. Questo primo incontro, vuole essere un inizio di collaborazione tra le istituzioni locali, la gente, e i rappresentanti del parlamento, italiano, un filo diretto con Roma. I due rappresentanti, parleranno anche della situazione attuale del nostro Appennino, essondo stati molto impegnati negli ultimi tempi, a verificare i danni del nostro territorio, e a farsi portavoce delle difficoltà e dei bisogni urgenti dei luoghi colpiti, con il Governo centrale. Inoltre verranno affrontati altri temi: la possibilità di creare occupazione, le potenzialità del territorio, le riforme istituzionali e l'eliminazione degli sprechi e della burocrazia inutile.
Giovedì 16, sarà il turno dell'Assessore Provinciale Andrea Fellini e dell' Ing. Gabriele Alifraco a incontrare la popolazione per parlare e affrontare i problemi del dissesto idrogeologico nel territorio comunale. Si trerrano due incontri: il primo alle 18 a Pietramogolana, presso la Trattoria Molinari, il secondo alle 20:30 a Casaselvatica presso la Trattoria Jones. Queste 2 frazioni, sono quelle maggiormente colpite da questi giorni di maltempo, e vi sono frane in movimento.

giovedì 2 maggio 2013

EMERGENZA FRANE

Adottare modalità operative per tutti gli interventi di ricostruzione utili che siano più snelle, efficaci e fortemente coordinate. Il modello al quale guardare esiste ed è quello utilizzato dalla Regione per la gestione del sisma dello scorso anno nella pianura modenese, che portò, come primo provvedimento, al congelamento degli oneri tributari e fiscali per i soggetti colpiti dalla calamità. Un evento tragico, assolutamente simile per vastità dei danni e per ampiezza di territorio coinvolto, alle profonde ferite inferte dal maltempo in tutto l’Appennino parmense. Questo è quanto emerso dall'incontro di stamane, a Tizzano val Parma con il Senatore Giorgio Pagliari e con la deputata Patrizia Maestri. La priorità  è quella di avere dal Governo lo Stato d'emergenza, e di poter così usufruire in tempi brevi dei relativi finanziamenti. Il Ministro dell'Ambiente Andrea Orlando da parte sua ha già preso l'impegno per convocare in tempi brevi un vertice con tutti i parlamentari dell'Emilia-Romagna. Inoltre il Ministro degli Affari Regionali, Graziano Delrio ha già dato la sua disponibilità per rappresentare l'urgenza della situazione che sta vivendo in questi giorni la montagna, e si interesserà anche del riconoscimento dello stato d'emergenza. Inoltre si è mossa anche l' amministrazione regionale, chiedendo al Governo un intervento immediato per i finanziamenti e lo stato d'emergenza.

9 MAGGIO

A ROMA PER CHIEDERE UN' EUROPA DELLE PERSONE
Hanno costruito un’Europa dei burocrati e finanzieri. I cittadini sono sempre più poveri e disperati e la ricchezza, soprattutto quella prodotta dalla finanza, dall’Economia di carta, che non produce nulla per le persone, è concentrata in poche mani. Ricchezze enormi, inimmaginabili, solo per poche persone che si possono contare sulle dita di una mano. L’Europa, che ho desiderato e amato, non c’è e quella che esiste mi fa paura perché ha iniziato e condotto una guerra, una vera e propria guerra forse senza bombe ma con morti, macerie e dolori. Sono i cittadini, le persone, come sempre, che possono bloccare le nefandezze e cambiare le cose. Serve la voglia d’essere gli artefici del nostro futuro che è anche un dovere e serve avere orizzonti luminosi che sono utopia ma mai demagogia.
Senza l’utopia e il sogno, non si immaginano gli obiettivi, e per questo non si raggiungono i traguardi.
Sulle questioni politiche, oltre all’ambizione di contribuire a ridurre i dolori evitabili, ho il desiderio ben espresso in questo breve discorso di BOB KENNEDY.
Lo ha pronunciato il 18 marzo del 1968 ed è profetico. L’anno successivo, inizio di tutti i nostri guai, è stato assegnato il 1° Premio Nobel per l’economia trasformando questa scienza sociale in una scienza esatta e dando, conseguentemente, rilievo a un mezzo dell’uomo trasformandolo in un fine. Questa nefasta scelta del 1969 è stata rafforzata, nel malvagio errore, nell’attribuire, nel 1978, il 1° Premio Nobel per la Finanza elevando questa pratica a branchia economica che produce povertà, disuguaglianze, uccide l’economia reale, le persone e impoverisce tutti. Tutti poveri e pochi, pochissimi ricchi sempre più ricchi. Il 9 Maggio, festa dell’Europa, con diversi cittadini che vogliono essere artefici del proprio destino, mi piacerebbe, con loro in pullman, andare a ROMA davanti alle AMBASCIATE di:
IRLANDA, PORTOGALLO, GRECIA E CIPRO, per portare la solidarietà dei cittadini Europei che anche noi rappresentiamo. Questo gesto è particolarmente necessario per costruire,come vogliamo, l’Europa dei cittadini.

mercoledì 1 maggio 2013

Lettera del Sindaco

A PROPOSITO DI CENSURE PER UN SINDACO IN MUTANDE
Signor direttore,
oggi, il suo giornale, ha riportato l’intentata azione di censura del consigliere provinciale Massimo Pinardi, nei miei confronti, per indignità alla carica di Sindaco essendomi esposto in mutande con la fascia. La solita correttezza, da parte del giornalista, nel riportare i fatti e le dichiarazioni contrastanti. La situazione di scollamento, del tutto evidente, tra le Istituzioni in genere e i cittadini, tra la politica e i partiti con la realtà, mi fa ritenere opportuno cercare di intervenire ancora su questo argomento per dare un senso compiuto alle mie azioni di protesta che a mio avviso non denigrano le Istituzioni ma al contrario cercano di fargli assolvere il ruolo che gli attribuisce la Costituzione: difesa dei cittadini e soprattutto di quelli piu’ deboli.
Sarebbe importante, è modalità di scuola della Democrazia, chiedersi sempre il perché di un’azione.
Se non viene fatto questo tutto cade nel folclore e quindi nella polemica senza costrutto.
La mia azione di “protesta” era stata ampiamente annunciata a inizio febbraio (l’ho attuata dal 22 marzo. Ben 60 giorni dopo l’annuncio) anche con lettere a coloro che potevano discutere, come sarebbe loro compito, la Tares (nuova tassa raccolta e smaltimento rifiuti) e dare spiegazioni, dimostrare che avevano tenuto conto degli effetti (aumento insopportabile soprattutto per le famiglie costituite da piu’ persone; i proprietari di seconde case che usufruiscono del servizio poche settimane l’anno e lo pagano come se lo usufruissero per l’intero anno; i campeggi e soprattutto gli esercizi commerciali e i ristoranti). Non ho ricevuto nessuna risposta. Al momento, dopo circa 30 giorni dalla richiesta della Regione (5 aprile), nessuna risposta neppure per la dichiarazione dello stato d’emergenza, da parte del Governo, nel parmense, per gli ingenti effetti negativi, sul territorio, le attività, le persone, delle 84 stati d’allerta, della protezione civile, nei 120 giorni del 2013. Come testimonia, meritoriamente il suo giornale, ogni giorno, i danni accrescono, si ingigantiscono e superano la cifra dei 150 milioni solo per affrontare l’emergenza. Davanti a tutto questo sfascio, a questa delittuosa insensibilità del Governo, i Sindaci possono allargare le braccia generando, a mio avviso, ulteriore sfiducia nei cittadini o al contrario metterci la faccia, come ne sono capaci, per farsi sentire, per affiancare i propri amministrati in richieste legittime. Io cerco di fare questo con tutti i miei limiti, le mie paure, le mie carenze. Se un Sindaco, per primo, alza le mani per lo sgomento. Se un Sindaco si arrende davanti a muri di gomma capaci di respingere tutto e soffocare ogni speranza, ogni diritto, che cosa faranno, mi chiedo, i cittadini? Che cosa possono fare? Se si risponde con realismo a queste domande si può comprendere che probabilmente le Istituzioni vengono, seppur poveramente, com’è possibile a un piccolo Sindaco, rispettate piu’ mettendosi in mutande, per farsi ascoltare, che infondendo, alzando le mani, rassegnazione, rabbia, disperazione e purtroppo odio. Luigi Lucchi Sindaco.

giovedì 25 aprile 2013

Il ricordo del 25 Aprile

Questa mattina alle ore 11, in una piazza San Moderanno vestita a festa con le bancarelle del mercato di Primavera, e con la presenza di un timido sole che accarezzava il paese, si è tenuta la commemorazione del 25 Aprile. Il Sindaco Lucchi prende la parola dopo l'Inno di Mameli, quindi ha iniziato a ricordare che cos'è la festa del 25 Aprile, la Resistenza, la nascita della Repubblica e della democrazia, che hanno portato nell'immediato dopoguerra il benessere, la ricostruzione dell'Italia, ricordando anche le conquiste dei cittadini, come lo statuto dei lavoratori, l'obbligo scolastico fino alle medie. L'occasione è però servita anche a rimarcare quello che non va, in particolar modo negli ultimi anni. Il Sindaco ha parlato dei diritti che sembrano sempre più deboli per i cittadini, sottolineando come i poteri forti e la politica si stiano allontanado da essi e dalla realtà. Come ad esmpio il non avere più la possibilità di eleggere i nostri parlamentari, che sono di fatto nominati dai partiti, come anche l'Europarlamento si stia allontanando, infatti chi conta di più è la commissione Europea, anch'essa non eletta dai cittadini ma nominata. E inoltre i problemi dei piccoli comuni e di casa nostra.Comuni e cittadini sempre più abbandonati a se stessi, dove lo Stato non contribuisce più e anzi, utilizza questi solo per incassare, prendendo il doppio di quello che dà come contributi. Quindi il 25 Aprile serve da monito, per far si che si ritorni a quello spirito di unione e solidarietà, di contribuire tutti insieme per poter andare avanti e mantenere le proprie identità. A fine del discorso, le autorità, le Associazioni e i cittadini si sono spostati nella piazza che ospita il ricordo dei caduti della guerra e della dittatura, con la deposizione di un mazzo di fiori in loro memoria.

lunedì 22 aprile 2013

25 Aprile

Il 25 Aprile 1945 ha portato la democrazia, il suffragio universale, la Repubblica, la Libertà. da tutto questo è venuto il benessere e una vita dignitosa per tutti, con diritti e doveri riconosciuti. Mai come adesso tutto è messo in discussione e potrebbe essere perso. Impegnamoci per pretenderli sempre e mantenerli. NON VOLTIAMO LE SPALLE ALLA DEMOCRAZIA, AL SUFFRAGIO UNIVERSALE. Non restiamo indifferenti. Possono fregarci tutti e tornare all'oppressione, alla miseria; abbiamo dei parlamentari nominati e non votati; abbiamo un attacco furibondo ai comuni e all'elezione diretta di chi ci rappresenta e vogliono unioni di comuni con persone non elette, carrozzoni pubblici mangiasoldi ed enti di secondo grado non eletti; abbiamo un Europa dove comandano banchieri e burocrati, che il popolo sovrano non elegge; mai come in questo momento storico le conquiste costate morti, sofferenze, fatiche, sono messe in discussione; possiamo perderle.
Alle ore 11 in Piazza San Moderanno a Berceto, intervento del Sindaco Luigi Lucchi, commemorazione Ufficiale di Meuccio Berselli. Seguirà deposizione di mazzo di fiori al Monumento ai Caduti.

martedì 9 aprile 2013

11 APRILE LUTTO CITTADINO

L'Amministrazione comunale di Berceto ha indetto per Giovedì 11 Aprile, il lutto cittadino dopo il tragico evento di Civitanova Marche, che ha scosso non poco tutta la nazione. Berceto vuole essere vicino e ricordare quelle persone che, per disperazione, arrivano a compiere un gesto estremo. Il comunicato a firma del sindaco recita:" Sono state numerose le tragedie di questa crisi economica.
La tragedia di Civitanova ha colpito maggiormente i bercetesi che sono rimasti scossi. E’ più facile immedesimarsi in una famiglia in difficoltà rispetto ad un imprenditore e poi la loro vita, la loro situazione, è quella di tanti. E’ molto comune, diffusa. La commozione a Berceto è molto forte. Sono stato, come Sindaco, incentivato a decretare una giornata di lutto cittadino.
Sicuramente l’azione non può essere solo questa. Le difficoltà anche a Berceto, per tante persone, iniziano ad essere insostenibili e serve mettere in campo, come Comunità, una rete di protezione per dare una risposta a chi chiede e al momento non ottiene e prestare attenzione, con una forte vigilanza, magari dei vicini e conoscenti, a quei soggetti che neppure hanno il coraggio di chiedere. Il giorno di lutto cittadino, giovedì’11 aprile, serve, ulteriormente, a ognuno, per riflettere e ritrovare la forza di reagire, di impegnarsi in una solidarietà che deve coinvolgere tutta la Comunità. E’ anche un gesto politico d’indignazione verso quanti potrebbero fare e non fanno e non riescono a capire il dramma di tanti Italiani. Non possiamo pensare che il motto: “pancia piena non sa della vuota” valga anche per i politici che, al contrario, per lavoro e vocazione, indipendentemente dalle loro condizioni economiche, debbono conoscere, prevenire, adoperarsi per far uscire dal bisogno i cittadini italiani. Il valore delle persone è ben superiore a quello dei mercati. Sono segni che sulle coscienze di tutti dovrebbero bruciare. Sulla mia bruciano."

lunedì 8 aprile 2013

Un lungo inverno


Quest’inverno, non ancora finito, ha messo a dura prova tutto l’Appennino Parmense, di conseguenza anche il territorio di Berceto. La primavera tarda ad arrivare, le temperature sono ancora rigide, le minime continuano ad avvicinarsi allo zero. Inoltre le nevicate sono state numerose ed abbondanti, intense le piogge, e immancabile è stata la visita del vetro ghiaccio, che ha falcidiato ancor di più le zone boschive. La neve poi ha fatto il resto, andando a complicare la situazione dei boschi, appesantendo le piante già deboli. Intenso è stato il lavoro di sgombero neve da parte degli operai comunali nelle vie del paese, lavoro non facile, perché come già detto le nevicate sono state abbondanti, e molte vie del paese sono strette, e il lavoro si complica, dovendo spesso ricorrere all’ausilio della pala meccanica e camion per caricare la neve e trasportarla fuori dall’abitato. A loro va il nostro plauso, come per tutti quelli che si occupano delle frazioni, delle strade provinciali e statali. Alcune zone hanno subito diversi black-out, durati ore e addirittura giorni. Ultimamente, si assiste a problemi alle strade, dove sono in atto cedimenti, tra cui la strada Statale della Cisa, dove si riscontra un abbassamento stradale all’altezza della frazione di Cavazzola. Altri problemi sono visibili anche nel tratto di strada tra Ghiare di Berceto e il capoluogo. Purtroppo le manutenzioni sono per vari motivi difficili da fare anche per cause economiche, e questo vale non solo per la rete stradale, ma anche per la telefonia e la rete elettrica, quest’ultima attraversa zone boschive anche di difficile accesso, e la caduta di rami e piante portano spesso alle già citate interruzioni di corrente. Speriamo che la primavera arrivi, dando anche modo col bel tempo, di poter intervenire al più presto dove ce né bisogno, per poter evitare poi danni ben peggiori. Inanto oggi piove, c'è il vento e fa molto freddo.

domenica 7 aprile 2013

Da Roccaprebalza alla Cina

Storia di un Missionario Saveriano

Sabato 20 Aprile 2013 alle ore 16 nel maestoso Duomo di Berceto, nel centenario della fondazione dell'ospedale di Zhengzhou, si commemora Monsignor Luigi Calza.
Cent'anni fa, nel Duomo di Parma, veniva consacrato Vescovo, Padre Luigi Calza, primo missionario Saveriano discepolo del beato Monsignor Conforti. Nato a Roccaprebalza, frazione di Berceto, il 26 Luglio 1879, Luigi Calza fu alunno dapprima al San Benedetto di Parma al tempo del celebre direttore Don Carlo Baratta per poi passare nel Seminario di Berceto.
Il 5 Novembre 1897 entrò nell'istituto per le Missioni Estere. Consacrato sacerdote il 24 Maggio 1902, partì per la Cina nel Gennaio 1904.
In quello sconfinato territorio, l'attività del missionario prima e del Vescovo poi, sarà infaticabile fino alla morte. Oltre all'evangelizzazione, padre Calza si rese benemerito per le opere sociali costruendo scuole e centri di formazione per maestri e catechisti; durante la terribile carestia che infuriò negli anni 1911-13, fondò orfanotrofi per migliaia di bambini che le famiglie, costrette dall'indigenza, abbandonavano subito dopo la nascita. In seguito costruì un ospedalea Zhengzhou e vari ambulatori sussidiari nei centri principali della missione. Padre Calza costituisce dunque, per la Congregazione Saveriana , il fondatore delle missioni in Cina. Ben a ragione Mons. Conforti, in occasione della nomina a Vescovo, potè "esultare per si lieto avvenimento che da solo viene a formare una delle pagine più liete della nostra storia religiosa". L'attività del nuovo Vescovo, nel suo immane campo d'azione, sarà infaticabile, fino alla morte. Nell'immenso continente cinese, i Saveriani si stabilirono precisamente a Zhengzhou nella regione dell'Honan dove tutto era da fare e con poche certezze di riuscita. Dopo oltre 40 anni di ministero pastorale in Cina, padre Calza morì  il 27 Ottobre 1944 unanimamente compianto dalla comunità cinese. 
Il 30 Luglio 2012, a  Zhengzhou, in Cina è stato celebrato il centesimo anniversario della fondazione del locale Ospedale del Popolo, alla presenza del vice presidente della Conferenza Politica Consultiva Nazionale, dell'ufficio per la Comunicazione del Ministero della Sanità Pubblica Cinese, dell' Associazione degli Ospedali Cinesi, nonché dell' Ambasciatore d'Italia in R.P.C., Attilio M. Iannucci. 
L'ospedale del Popolo, proseguendo la sua missione avviata più di cent'anni fa, ha mantenuto lo stesso spirito di servizio in favore del popolo, testimoniando con coraggio la sua responsabilità sociale, ed è divenuto un moderno ospedale omnicomprensivo, assolutamente all' avanguardia in diversi settori e specialità della medicina moderna.
Ha osservato l'Ambasciatore Iannucci: <<L'ospedale del Popolo di Zhengzhou è il  risultato dell' applicazione dei principi con cui è nato ed è il frutto del riconoscimento da parte delle autorità cinesi della loro validità sociale. Questo secolo di storia, che ha visto l'impegno dei più alti responsabili politici, sanitari ed amministrativi, è la prova vivente della missione svolta ancora oggi da questo antico ospedale di servire il popolo>>.
Il programma della giornata lo trovate a questo link