
La tragedia di
Civitanova ha colpito maggiormente i bercetesi che sono rimasti scossi. E’ più
facile immedesimarsi in una famiglia in difficoltà rispetto ad un imprenditore
e poi la loro vita, la loro situazione, è quella di tanti. E’ molto comune,
diffusa. La commozione a Berceto è molto forte. Sono stato, come Sindaco,
incentivato a decretare una giornata di lutto cittadino.
Sicuramente l’azione
non può essere solo questa. Le difficoltà anche a Berceto, per tante persone,
iniziano ad essere insostenibili e serve mettere in campo, come Comunità, una
rete di protezione per dare una risposta a chi chiede e al momento non ottiene
e prestare attenzione, con una forte vigilanza, magari dei vicini e conoscenti,
a quei soggetti che neppure hanno il coraggio di chiedere. Il giorno di lutto
cittadino, giovedì’11 aprile, serve, ulteriormente, a ognuno, per riflettere e
ritrovare la forza di reagire, di impegnarsi in una solidarietà che deve
coinvolgere tutta la Comunità. E’ anche un gesto
politico d’indignazione verso quanti potrebbero fare e non fanno e non riescono
a capire il dramma di tanti Italiani. Non possiamo pensare che il motto:
“pancia piena non sa della vuota” valga anche per i politici che, al contrario,
per lavoro e vocazione, indipendentemente dalle loro condizioni economiche,
debbono conoscere, prevenire, adoperarsi per far uscire dal bisogno i cittadini
italiani. Il valore delle persone è ben superiore a quello dei mercati. Sono
segni che sulle coscienze di tutti dovrebbero bruciare. Sulla mia bruciano."
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